lunedì 27 ottobre 2014

TRAVEL 001 - JAPAN PART ONE - KYOTO MOUNTAIN.

L'ascolto: JAPAN PART ONE / GLAY




Certi fatti, eventi, accadimenti, o comunque li si vogliano descrivere accadono spesso per via di disegni a noi difficilmente scrutabili e comprensibili.
Ormai qualche mese fa mi imbattei nel sito di un Pescatore Giapponese, rimasi colpito dalla sua propensione al contatto e dalla sua cordialità, non prima di aver ammirato e apprezzato le sue opere.
In quel momento non avrei di certo pensato di ritrovarmi, non più tardi di un paio di mesi dail'incontro, nell'acqua tiepida di un fiume del Kansai assieme a Yoshikazu san in cerca di Amago.
La storia comincia in una viuzza del centro di Kyoto, un mercoledì sera, in un piccolo ristorante kaiseki con un' eccezionale cena innaffiata dal migliore Sake mai bevuto prima. Occasione perfetta per stringere amicizia e pianificare l'uscita del mattino successivo.
Serata eccezionale non solo per via del cibo e del bere, cibo ma anche per la compagnia fuori dal comune. Ci si saluta certi dell'appuntamento che ci avrebbe rivisto il mattino successivo alla 5.15 sotto l'hotel Hokke da dove far rotta lungo la Mackerel Road verso  il fiume, un'ora in auto e siamo sul ina acqua, dopo aver incontrato il terzo compagno di pesca ed aver fatto la licenza giornaliera.
La valle è meravigliosa. Riscaldati dalla luce calda del primo sole, si entra in acqua, vista la temperatura non servono waders e si comincia a pescare, io mi sento nel vero e proprio senso della parola un pesce fuor d'acqua, osservo, provo, cambio mosche e cerco di capire qualcosa, ma non vedo risultati, lo stupore di stare in un ambiente totalmente differente da quello a cui sono abituato fa si che questo non sia un peso, al contrario, uno stimolo.
Osservo, mi faccio consigliare e insisto, senza grandi miglioramenti, invece i compari cominciano a prendere qualche Amago ed io rimango stupito dalla loro bellezza.


Certain facts, events, or however you want to describe them, often happen because of inscrutable schemes,  difficult to understand.
Few months ago I came across the website of a Japanese fisherman, I was impressed by his willingness to relationship and his friendliness, not before having admired and appreciated his artistic work.
At that moment I wouldn’t have certainly thought of finding myself, few months later, in the warm water of a river in Kansai together with Yoshikazu san seeking Amago.
The story begins in a small street in the center of Kyoto, a wednesday evening in a small restaurant having an exceptional kaiseki dinner combined with the best Sake I ever drank. Perfect opportunity to make friends and plan out the next morning.
An exceptional evening not only because of the food and drink, but also for the company out of the common. The appointment for the next morning was at 5:15 in front of the hotel Hokke heading to get the Mackerel Road to reach the river, an hour's drive we arrived to destination, after meeting the third mate and going to buy the daily fishing license.
The valley is beautiful. Heated by the warm light of the morning sun, we entered the water, given the temperature waders weren’t necessary and we started to fish, I feel the true sense of the word “a fish out of water”, I observe, I try, I change the flies doing my best to understand something, but I do not see results, but the wonder of being in an environment totally different from what I'm used to it is not a burden, on the contrary, an incitement.
I keep on observing, I ask for advices and insist, without major improvements, while my friends begin to catch some Amago and I am amazed by their beauty.





Dopo un paio di chilometri di fiume, dove non ho raccolto altro che qualche bollata e un piccolo balck chub, si fa ritorno all'auto. Sulla strada posso ammirare i boschi di cedri e una miriade di piante a me ignote, il panorama è davvero stupefacente.


After a couple of miles along the river, where I have collected more than a few bite ??  and a small balck chub, we go back to the car. On the road I can see the forests of cedars and several plants unknown to me, and the view is amazing. 



Arrivati alle auto, i compari allestiscono in un batter d'occhio fornello e bollitore e dopo pochi minuti ci troviamo davanti a un caffè fumante servito in un pregiato bicchiere ( guinomi - tipica tazza da sake giapponese ) in ceramica fatto a mano dal signor Yasuo Tamura.
Qualche minuto di relax, uno spuntino frugale e si parte per un altro tratto di fiume dove oltre che le amago potremo trovare anche i salmerini, Iwana.


Arrived at the cars my friends set a place with a camp stove and a kettle and few minutes later we find ourselves in front of a steaming coffee served in a fine glass (guinomi - typical Japanese sake cup) ceramic handmade by Yasuo Tamura san.
A few minutes of relax, a frugal snack and we are off to another part of the river where in addition to the Amago we can also find chars, Iwana.








Si riparte dunque,  il nuovo tratto di fiume è ancora più bello del precedente, corso più largo e portata maggiore, incastonato in una foresta di altissimi cedri che lascia a bocca aperta.
Pochi passi nell'acqua con le salamandre che scappano e già si mostra un bel salmerino, io ancora annaspo, ma va meglio, più pesci e più attività, proseguiamo con entusiasmo alternandoci lungo il fiume.


We start again then, the new stretch of the river is even more beautiful than the last one, going wider and longer range, nestled in a forest of tall cedars that leaves you speechless.
A few steps into the water with the salamanders who run away and already a nice char appears, I'm still reeling, but it's better, more fish and more activities, we continue enthusiastically taking turns along the river. 








 


Yoshikazu san mi indica un buon punto e finalmente la prima Amago, piccola ma pur sempre un' Amago, ne seguono altre che, anche se piccole valgono il viaggio, nel frattempo i compagni di pesca proseguono con altri salmerini e trote, e si continua a risalire.

Yoshikazu san shows me a good point and finally the first Amago, small but still an Amago, followed by others that, although small, are worth the trip, in the meantime, the fishing buddies are continuing with other chars and trouts, and we keep on climbing the river .








Ormai è pomeriggio inoltrato e si è fatta l'ora di riprendere la strada del ritorno.

By now it is late afternoon and it’s time to take the road back.










Quanto sopra è il semplice racconto della giornata di pesca che ho avuto la fortuna e l'onore di vivere. E' stata non solo un' esperienza di pesca fine a se stessa, ma mi ha permesso di godere di una perfetta immersione in ambienti unici con i modi e i tempi di due pescatori esperti che mi hanno dimostrato cordialità ed entusiasmo nel poter condividere le loro acque.
Non smetterò mai di ringraziare Yoshikazu san e Tamura san per avermi guidato con la loro esperienza lungo fiumi bellissimi, partecipando e contribuendo alla mia meraviglia, di pesce in pesce, con una curiosità e un' apertura incredibili.


What it’s written above is the simple story of the day fishing I have been lucky and honored to live. It was not ‘just a fishing experience’ , but it allowed me to enjoy a perfect immersion in unique environments , with the manners and timing of two competent anglers who have shown me kindness and enthusiasm in being able to share their water .
I will never stop thanking Yoshikazu san and Tamura san for guiding me with their experience along beautiful rivers, participating and contributing to my surprise, fish by fish, with curiosity and incredible open minds.





Photo by Randaragna





  

lunedì 18 agosto 2014

Diary 015 - Ferragosto

L'ascolto: MARIO / BIONDI


Si scappa dal caldo e dall'asfatlo cittadino per il ristoro al fiume.
La valle ci accoglie con una leggera nebbia, pronta a sparire come il sole fa capolino tra i monti, restano comunque i 12° C che rinfrancano il corpo e lo spirito.









Il tempo di cambiarsi e il sole è gia oltre i monti, non resta che attraversare un campo di favino, sbirciando di tanto in tanto il fiume nel fitto degli alberi, si procede tra l'erba e si pensa a dove sia meglio cominciare, un ansa, infondo al campo, dove un raschio finisce in in una bella buca, ci da lo spunto per cominciare.
L'unico via per arrivare all'acqua è approfittare di una cinghialaia, comodo accesso all'acqua che la dice lunga su quanto sia frequentato il fiume.
Subito ci troviamo nell'ambiente preferito, difficile quanto necessario ad essere pescato, ma la soddisfazione del trovarcisi è unica.


















Si esce dal fiume per decorrenza degli spazie pescabili e, ci si ritrova in mezzo al campo completamente inondato dal sole, godendosi lo spettacolo del calore del sole sul l'umore della notte e, disquisendo sul tratto appena affrontato, si pensa al prossimo corso d'acqua in cui immergersi.
L'uscia mattutina è stato un bel amarcord, buono per i tempi avvenire, ne faremo sicuramente tesoro.






Si passa alla pesca di casa, su un tratto più che collaudato, pesci sicuri, anche se non sempre semplici, dall'ora di pranzo all'imbrunire è stato un crescendo di trote, ognuna delle quali studiata e cercata, passando dalle sedge del pomeriggio alle piccole emergenti della sera, quando le signore si fanno più diffidenti e selettive, mettendo ala prova la nostra tenacia.
Gran bella giornata, trascorsa tra ambientei puliti e schietti dove ancora si possono veder danzare gli ecdionuridi e qualche mosca di maggio tra le foglie della vegetazione sulle rive, spesa ad insidiar bei pesci e godersi l'abiente e i sui abitanti.
Cosa chiedere di più ....
Un altra pescata ...!!!






Photo e Video "Il Dottore "

mercoledì 16 luglio 2014

Diary 016 - Trote Rosa e Canne Gialle....

L'ascolto: MARIO / BIONDI


Ci è voluto un po'...
... e finalmente la prima uscita con la nuova canna in Fiberglass !!!
Vista l'occasione e soprattutto visto che siam tornati, per la prima volta ques'anno, sul Velino, mi è sembrato più che doveroso dimenticare la macchiana fotografica a casa, oltre a una serie di oggetti indispensabili, comunque non è detto che il buongiorno si vede dal mattino, infatti grazie a telefono un minimo di foto siam riuscoti a farle, ma giusto a beneficio d'inventario.
Bando a i prealboli, avrei voluto avere la macchina fotografica, perchè ovviamente le foto sarebbero state di gran lunga migliori, ma soprattutto perchè avrei voluto far vedere come si deve all'Amico Mike di Moutain Brook Fly Rods, come é venuta la canna della quale disquisiamo ormai da qualche mese... sarà per la prossima, sicuramente.
Un piccolo assaggio comunque non fa male.

It took a bit ... 
First time with the new rod in Fiberglass eventually!!
Given the opportunity, and especially since we went back, for the first time this year, to Velino river, it seemed right and proper to me to forget my digital camera at home, as well as a number of essential items. However thanks to smartphone we could take a minimum of photos, to fix some memories.
I wish I had a camera, because obviously the photos would have been much better, but mostly because I wanted to show properly to my Friend Mike of Moutain Brook Fly Rods, the rod we have been talking about for some months ... next time, for sure. A little taste, however, it does not hurt.


Il meteo, nonostante minacciasse di piovere, ci ha assistito, forse un po' pochi insetti, ma le trote erano comunque attive e ci hanno dato il piacere di esser pescate tutte a secca, in caccia sul filo degli sfilatoi o nell'obra delle rive, bellissima pescata, anche se come al solito, il fiume è reduce da un trattamento da draghe fatto ormai un paio di anni fa e fin troppo sfruttato alieuticamente parlando.
Rimane il fatto che ci ha regalato bellissimi pesci e belle emozioni.

The weather, despite threatened rain, has assisted us, maybe a little few bugs, but the trouts were active and they gave us the pleasure of being fished at all dry, hunting in the end of the pool or in the banks shadows, great fishing, though as usual, the river is recovering from a treatment by dredges done a couple of years ago and used too much. Remains the fact  it gave us beautiful fish and beautiful emotions.











Un ringraziamento speciale all'amico Alfio che ci ha guidati sul fiume.

Special thanks to Alfio for being our guide along the river.




Photo e Video "Il Dottore "




lunedì 30 giugno 2014

Cap. 045 - HI-HO.NE.JP ... DELICATE FLY FISHING IN JAPAN !

L'ascolto: JOE HISAISHI STUDIO GHIBLI 25 YEARS BUDOKAN CONCERT


L'ascolto sarà forse un po' fuori contesto, ma rispecchia l'idea che ho sempre avuto del paese più orientale che riesco ad immaginare ed è di un artista che apprezzo molto.




Come avviene spesso, girando sul web si incontra il lavoro di tante persone, di tanto in tanto si ha l'occasione di approfondire l'incontro e quindi conoscere colui che ha prodotto ciò che ha attirato la nostra attenzione scoprendo così la persona che sta oltre il web.
Anche stavolta si tratta di un incontro fortuito, così come ne ho raccontati altri nei trascorsi di cui ho scritto, stavolta ho avuto la fortuna, non che l'onore di  conoscere il signor Yoshikazu Fujioka attraverso il suo bellissino sito hi-ho.ne.jp, dove ho potuto ammirare bellisimi dipinti e essere partecipe di momenti di pesca attraverso video e report dei fiumi giapponesi.
Condivido con entusiasmo questo sito vista la sua accuratezza e soprattutto viste le splendide opere mostrate.

Un consiglio... anche dopo aver letto lasciate andare la musica, vi assicuro ne vale la pena...




Maybe the listening could seem out of context, but it perfectly reflects the idea that I have always had of the easternmost country I can imagine and it's an artist I appreciate very much.

As often happens, surfing on the web you can come across the work of many people, from time to time you have an opportunity to deepen the encounter and thus know the one that has produced what caught our attention. Finding the person who is over the web. This time, again, it is a chance encounter, as I've written about others in the past. This time I had luck, and the honor, of meeting Mr. Yoshikazu Fujioka through his beautiful website hi-ho.ne. jp, where I could admire beautiful paintings and enjoy moments of fishing through videos and reports from Japanese rivers. I talk with enthusiasm and share the link to the site due to its accuracy, and especially due to the splendid works shown. 

An advice ... after reading , let's keep on listening the music, I assure you it well worth it ...

 

                                                                               Graphics by " Y. F." 

domenica 22 giugno 2014

Cap. 044 - MOBIUS ROD COMPONENTS - FLY REEL SEAT SEASON 2014.

L'ascolto: BELLI DI WAIKIKI ROCK A HULA


Nuovo anno, nuove idee, covate ed infine realizzate...!!!

Nell'autunno scorso, al tempo delle potature, mi fu regalato un bel pezzo d'ulivo, sul momento intuivo che sarebbe stato un bel materiale, ma non sapevo ancora in che modo lo avrei utilizzato, lo riposi quindi nell'armadietto, dove è rimasto per tutto l'inverno e buona parte della primavera, per una stagionatura ancora migliore.

A marzo il fortunato incontro con Mike Buriak , del quale in seguito ( a canna finita ) parlerò con buona profusione , che mi ha permesso di entrare in possesso di un bel grezzo in Fiberglass.
Con la canna in mano, ovviamente ecco la necessità di un novo reel seat, portamulinello. 
Ecco la scintilla !!!
Dunque... fuori l'ulivo dal buio dell'armadietto... via al taglio... la tornitura e in fine la lucidatura !!!
Il metallo, l'hardware come va di moda dire, mi stava antipatico doverlo comperare in america e allora mi son fatto pure quello, rimediato un bel tubolare in alluminio AA6082, Anticorrodal tanto per intenderci, tornito e lucidato, di contro, essendo un tubolare necessitava di un "tappo", in senso filologico mi è sembrata buona cosa realizzarlo con del rubicondo vetroresina.

Ed in fine la parte ludica, ed quindi ecco nata la serie 2014 di MOBIUS ROD.


New year, new ideas, hatched and finally realized ...!
Last fall, at the time of pruning, I was given a beautiful piece of olive tree, the moment I sensed that it would be a good material, but I did not know how I would have used, so I put it in the cabinet, where it is remained throughout the winter and most of spring, for a maturing even better.
In March, the chance meeting with Mike Buriak, which later on (at rod biulding end) I will speak with good profusion, which allowed me to get hold of a pretty Fiberglass blank.With the rod in the hand, of course, here is the need for a scratch reel seat, reel.That's the spark!

So ... out of the olive tree from the dark cabinet away ... cut ... turning and polishing in the end!  
For the Metal, hardware as is fashionable to say, II was annoying to have to buy in america and then I am done as well as and then, remedied quite a tubular aluminum AA6082, anticorrodal so to speak, turned and polished, by contrast, being a tubular needed a "cap" on a philological sense it seemed good to accomplish with the ruddy fiberglass.
And in the end the playful side, and then here came the series 2014 MOBIUS ROD.





                                                                                    Photo by "MOBIUS ROD"

giovedì 1 maggio 2014

Cap. 043 - MEGOFF MASTER CRAFTSMAN.

L'ascolto: STORIES OFMEN  



CHI SI APPRESTA A LEGGERE QUANTO DI SEGUITO, SI GODA IL PEZZO MUSICALE DEL LINK SOPRA RIPORTATO, BASTA CLICCARE SU " OF  MEN".
INTANTO RINGRAZIO.  

Da ormai più di una stagione, ho il piacere di affrontare le mie giornate di pesca assieme a un perfetto pezzo d'arte, realizzato sulla base di una mia espressa richiesta, fonte di tribolazione per  il suo creatore, il quale grazie alla sua inventiva e alla sua smisurata capacità tecnica, è riuscito a confezzionare un pezzo unico che mi riempie di orgoglio ogni volta che prendo un pesce o che lo monto sulla canna.

Spero che chi legge abbia ala sufficente circospezione per capirte che non voglio far pubblicità, ma voglio parlare di una vicenda umana e, di come la storia spempre più spesso si accanisce sul destino delle persone comuni, malgrado la loro volontà.

Come al solito, dopo lungo vagare per il web, alcune immagini solleticarono le mie velleità narcisistiche, ma la cosa non era alla mia portata.
... Mho ... vuoi per disgrazia o per fortuna, un infortuneo mi ha permesso di poter pensare seriamente a un mulinello MEGOFF ...
Da prima uno scambio di mail circospetto e discreto, in definitiva chiedevo un prodotto che il MASTER CRAFTMAN di MEGOFF non aveva mai realizzato, constatata l'apertura e la disponibilità passamo al via libera...
... un silenzio durato quasi 5 mesi e, un bel giorno ecco arrivare una mail, in cui mi si diceva che il mulinello era finito e restava solo l'anodizzazione e da decidere le  serigrafie.
Da allora uno spontaneo e cordiale discorrere con l'amico Alex, in cui si parlava non solo dell'ordine in corso, ma della pesca nelle acque di casa, dei piatti tipici delle rispettive terre e ovviamente delle bevande con cui annaffiarli, scambi di foto a pesca, conoscenza di realtà lontane,  comunione di intenti sviluppatasi inevitabilmente grazie alla pesca a mosca, ma soprattutto grazie allo spirito degli uomini in possesso del propio arbitrio e animati dal giusto essere cosmopolita.

Oggi se ripenso a quei giorni e guardo verso il Mar d'Azov , non vedo più le medesime condizioni di libertà di all'ora, mi interrogo, non per la pesca, non per la possibilità di ripetere l'evento, ma per il futuro di chi ho avuto l'onore di conoscere.
Un pensiero e una preghiera, perchè non prevalga l'indifferenza per i fratelli ucraini, affinchè non accada quanto successo nei balcani, dove lunghe leve hanno lavorato sull'odio tra fratelli.

Intanto mi si permetta di mostrare con orgoglio il lavoro di MEGOFF... 
























 

venerdì 25 aprile 2014

Cap. 042 - Jvise - Artwork n° 927.

L'ascolto: BELLA / CIAO






Non era più possibile rimandare.
Dopo quasi un anno, riesco a mantenere la promessa che faci all'amico Jay.
Dall'estate scorsa, quando ebbi il piacere di conoscere Jay Smit, persona dai modi gentili e dalla grande disponibilità, acquistando uno dei suoi pezzi d'arte, promisi di mostrargli la base che avrei dovuto realizzare,  non appena questa fosse stata finita.
Quindi, trovato il legno, impregnato, lucidato e messo in servizio, ho fatto passare un bel po' di tempo, diciamo che ho fatto un lungo collaudo e, adesso che son sicuro posso parlarne e mostrare qualche scatto. 




Ormai da tempo avevo necessità di rinnovare il morsetto, girando per negozi e siti internet non riuscivo a trovare una soluzione che mi soddisfacesse a pieno, o prodotti da due soldi rivestiti, o prodotti industriali ventuti a prezzi incredibili, fino a quando son finito, non ricordo neanche come, sul sito di Jay Smit , un'occhiata all'elenco delle soluzioni e subito rimasi impressionato dalla cura dei prodotti di Jay, oggetti razionali, dalle linee pulite e senza fronzoli e soprattutto con quella caratteristica che per me era ed è la principale, lavori fatti dalle mani di un uomo, oggetti artigianali recanti un nuero di serie piccolo, ma contenenti una passione grande.
Da allora e dopo qualche mail, concludemmo l'acquisto e, dopo poche settimane, ecco che a casa arriva un pacchetto targato Sudafrica, fu amore a prima vista...
Promisi a Jay di mostrargli il morsetto finito, visto che a realizzare la base ci avrei pensato io, ma da allora ad oggi non lo avevo ancora fatto, approfitto di questo giorno di festa per mantenere fede alla promessa e mostrare le foto.












Jay !?!

Spero il lavoro ti piaccia, visto che io del tuo difficilemente posso lamentarmi!







Photo by "Il Dottore "

venerdì 18 aprile 2014

Cap. 041 - 2014 Stagione trotaiola cominciata...

L'ascolto: OWEN PALLET / & Noord Nederlands Orkest support



Dopo un inverno trascorso pensando a code non al di sotto dei 400 grani e canne che, non da meno, scendono sotto gli 11', non c'è cosa migliore che riprendere in mano la " cannina ", la 6' 6" coda 3, alla quale abbiamo dedicato tanta attenzione, nel progettarla e costruirla da zero, per poi infilarsi,  con grande sollievo per lo spirito, nelle acque fredde dei torrenti salutati l'autunno precedente.
Dalla prima sortita si osserva la natura che si risveglia, gli alberi che indossano il loro vestito verde, che si fa più denso e saturo con il passare delle settimane, gli argini del fiume che rinascono e si fanno di volta in volta più spessi, con la vegetazione che cerca di allontanarci, in fine le trote, che da timide e schive durante i primi giorni, ancora invernali, diventano sempre più intraprendenti e vitali, regalandoci ricordi dai colori accesi, unici, tanto belle da impedirci di badare a dimensioni e peso, facendoci giore della loro vitale integrità di esseri sempre più rari e minacciati.
In breve, alcuni scatti a raccontar il crescendo ancora in divenire...






 








Photo e Video "Il Dottore "